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Bonus 110%, ai bed and breakfast sconto sui lavori ma solo al 50%

Bonus 110%, ai bed and breakfast sconto sui lavori ma solo al 50%

La detrazione sui lavori per le case vacanza

Riqualificazione energetica su un bed and breakfast? La detrazione spetta solo a metà. L’Agenzia delle Entrate conferma: effettuare lavori di miglioramento energetico su edifici residenziali a uso promiscuo, come possono essere B&B e case vacanze, dà diritto ad accedere al superbonus, ma al 50% della detrazione.

A svelare questa “mezza” possibilità è la risposta che il Fisco fornisce a un contribuente che ha interpellato l’Agenzia delle Entrate, come prevede la relativa procedura, per avere una risposta definita sul caso. Il cittadino ha spiegato di voler realizzare sulla propria abitazione vari lavori che apporterebbero un miglioramento di due o più classi energetiche. Precisa che l’immobile è un’abitazione unifamiliare non facente parte di un condominio, adibita in parte a Bed and Breakfast. Aggiunge, inoltre, che l’attività è esercitata in forma professionale con partita Iva attraverso una società in nome. Si chiede, prima di aprire il cantiere, se le spese sostenute possano essere coperte dalla maxi detrazione fiscale.

Il parere dell’Agenzia delle Entrate

Nel riepilogare i requisiti per poter beneficiare del superbonus 110%, l’ente ricorda che sono agevolabili gli interventi effettuati «dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari, salvo quanto previsto al comma 10». In base al citato comma 10 tali soggetti possono beneficiare delle detrazioni riferite agli interventi di efficientamento energetico su un numero massimo di due unità immobiliari.

La circolare n. 24/E del 2020 ha chiarito che con l’espressione «al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni» il legislatore ha inteso precisare che la fruizione del superbonus riguarda unità immobiliari (oggetto di interventi qualificati) non riconducibili ai cosiddetti “beni relativi all’impresa” (articolo 65 del Tuir) o a quelli strumentali per l’esercizio di arti o professioni (articolo 54, comma 2, del Tuir).

Sulla base di tale documento, il Superbonus spetta alle persone fisiche che svolgono attività di impresa o arti e professioni qualora le spese sostenute abbiano a oggetto interventi effettuati su immobili appartenenti all’ambito “privatistico” e, dunque, diversi:

  • da quelli strumentali, alle predette attività di impresa o arti e professioni;
  • dalle unità immobiliari che costituiscono l’oggetto della propria attività;
  • dai beni patrimoniali appartenenti all’impresa.

E aggiunge che la circolare n. 19/E dell’8 luglio 2020 specifica che, se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività̀ commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento, quindi la detrazione è calcolata sul 50 per cento delle spese sostenute.

Con la risoluzione 24 gennaio 2008 n. 18/E è stato chiarito che la detrazione va ridotta al 50 per cento anche nell’ipotesi specifica di interventi che interessino unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente anche all’attività̀ di Bed and Breakfast (occasionale o abituale).

Tutti questi riferimenti normativi argomentano la risposta fornita dall’Agenzia al contribuente: per i lavori di efficientamento energetico è possibile accedere all’agevolazione fiscale, ma solo al 50%.

Questo principio si applica anche qualora sulla unità immobiliare residenziale adibita promiscuamente anche all’esercizio di attività̀ di Bed and Breakfast (occasionale o abituale) siano realizzati interventi antisismici.