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Se compro un bene sul quale intendo fare lavori ed ottenere il 110%, quel bene deve essere a norma fin dall’acquisto? Se comprassi l’immobile e lo sanassi io stesso, di fatto renderei l’atto di acquisto nullo, perché avrei acquistato un qualcosa non corrispondente alla realtà. Tale nullità decadrebbe trascorso un anno, è corretto? Ora ho trovato un immobile che fa al caso mio, il proprietario è disposto a sanare tutto ciò che c’è da sanare (un bagno aggiunto sotto la tettoia e un errore catastale che data 30 anni). Mi son reso conto che questo venditore ha acquistato il bene solo 4 mesi fa: mi chiedo, quindi, se effettivamente lui possa sanare senza invalidare il suo atto di acquisto. E se gli enti preposti gli permettessero di sanare, potrei io fare tranquillamente l’acquisto su immobile sanato? Cosa succederebbe se una delle parti (ex proprietario o ultimo proprietario) facesse emergere il precedente illecito dato che non è ancora passato l’anno? E se comprassi l’immobile, aspettassi gli 8 mesi che mancano a far decadere la possibile nullità della compravendita precedente, e solo a quel punto iniziassi i lavori del 110%, potrei stare tranquillo?

Riteniamo che sia indispensabile acquistare un bene conforme dal punto di vista edilizio, urbanistico, catastale e impiantistico.