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Stiamo per acquistare un immobile accatastato in due abitazione, una al piano terra una al primo piano. Vorremmo intervenire sfruttando gli incentivi bonus casa, ci stiamo ponendo alcune domande: 1) L'immobile alla fine dei lavori vorremmo diventi un unica abitazione, vale stato iniziale, fruendo degli incentivi doppi (perché due unità) anche per ristrutturazione e antisismico? 2) Il "vecchio" bonus ristrutturazione edilizia (€ 96.000 al 50%), rimane invariato o "trainabile" al 110%? diviene scontabile o rimangono i classici 10 anni in detrazione senza alternative? 3) se dovessimo abbattere e ricostruire (con le medesime volumetrie) in toto o in parte rimangono validi quindi comunque cumulabili gli "ecobonus" e il Bonus Ristrutturazione edilizie?

In caso di ristrutturazione, il Superbonus è ammesso solo se si tratta di demolizione e ricostruzione dello stesso immobile con criteri di risparmio energetico, quindi quando si interviene a livello di un intero edificio. Di conseguenza per gli interventi di accorpamento di due appartamenti questa agevolazione è possibile solo se sono le uniche due unità all'interno di un edificio bifamiliare. In questa situazione, per poter usufruire del Superbonus è necessario procedere prima alla loro unificazione. Una volta che saranno unificati fisicamente gli appartamenti, abbattendo la parete divisoria o creando una scala interna, e che, quindi, disporrà di un’unica unità immobiliare singolarmente accatastata in un unico fabbricato, potrà richiedere l'Ape. I conteggi del tecnico (tipo ING srl) saranno effettuati sulla base del consumo energetico dell'immobile nel suo complesso prima che venga avviata la successiva fase dei lavori, ossia prima di tutti gli interventi. Ovviamente l'intervento dovrà portare alla riduzione di due classi energetiche.